DEUTSCHE BANK
In questi ultimi giorni si è assistito sui mercati a un acuirsi della volatilità sul comparto bancario europeo e in particolare sui titoli dell’istituto tedesco Deutsche Bank.
Già ad inizio anno erano emerse criticità sulla banca tedesca: il mercato aveva punito i titoli della banca stante il peggioramento del rating, del CET1 e dei dati di bilancio, tant’è che era stato messo in dubbio addirittura il rimborso di alcune emissioni obbligazionarie subordinate.
In questi giorni invece la causa scatenante è stata la richiesta del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti di una multa di 14 miliardi di dollari per scorrettezze nella vendita di titoli cartolarizzati, il che ha sollevato molti dubbi sull’adeguatezza degli accantonamenti e quindi del capitale di Deutsche Bank. Molti hedge fund hanno assunto posizioni corte sulle azioni e altri hanno sospeso o ridotto l’attività con la banca.
L’amministratore delegato John Cryan, insediatosi ormai più di un anno fa, non è ancora riuscito a tranquillizzare i mercati anche se questa mattina ha cercato di rassicurare sul fatto che la banca sia solida sotto il profilo patrimoniale e della liquidità.
Ci si interroga poi su quale ruolo potrà avere la politica tedesca. A un anno dalle elezioni, ogni aiuto pubblico alle banche potrebbe rivelarsi tossico per la cancelliera Angela Merkel e questo ne limita le opzioni. Un sondaggio d’opinione appena diffuso rivela che il 70% degli interpellati è contrario a mettere soldi pubblici nelle banche.
D’altra parte, il Governo difficilmente potrà permettersi di veder scivolare verso l’emergenza il più grande istituto del Paese, che oltre tutto, come ha sostenuto recentemente il Fondo monetario, è quello che il potenziale impatto sistemico più grande nel mondo per la sua interconnessione.
Le borse americane ed europee hanno reagito negativamente alle notizie su Deutsche Bank: il Ftsemib sta perdendo circa lo 0,40% dopo essere stato a lungo anche sotto del 2% , l’Eurostoxx perde circa lo 0,90%. Il Dow Jones ha chiuso ieri sera a -1,07%, il Nikkey a -1,47%.
Lato obbligazionario al momento non si vedono invece ripercussioni: lo spread vs bund tedesco si attesta a 133, mentre il rendimento del decennale italiano si porta all’1,17%.
Lato valutario l’euro si rafforza contro dollaro e si porta a 1,1184.