RIUNIONE BCE
La riunione odierna della BCE si è conclusa con la decisione di mantenere invariati il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, il tasso di interesse sui depositi e il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginali rispettivamente a 0,0%, -0,40% e 0,25%, come atteso.
Nel comunicato la BCE conferma di attendersi che i tassi rimarranno al livello odierno o ad un livello più basso per un prolungato periodo di tempo e ben oltre l’orizzonte temporale del programma di acquisti; ribadisce inoltre che gli acquisti proseguiranno al ritmo di 60 mld di euro mensili fino a dicembre, o oltre se necessario, e comunque fino a quando l’andamento dell’inflazione non risulterà coerente con l’obiettivo di stabilità dei prezzi; gli acquisti verranno svolti in parallelo al reinvestimento dei titoli in scadenza. Il mantenimento di un elevato grado di espansività della politica monetaria resta fondamentale per consentire un recupero dell’inflazione nel medio periodo; il Consiglio Direttivo ribadisce la disponibilità a rivedere in aumento dimensioni e/o durata del programma di acquisti, qualora il quadro macroeconomico di riferimento dovesse evidenziare un peggioramento.
Il principale elemento di novità rispetto al comunicato precedente riguarda la valutazione dei rischi per la crescita, che, sebbene ancora sbilanciati verso il basso, risultano ulteriormente ridotti e stanno evolvendo verso una configurazione più bilanciata (nel comunicato del 9 marzo si leggeva: i rischi per la crescita risultano diminuiti ma restano sbilanciati verso il basso). Con riferimento all’inflazione, il recupero che si sta osservando appare riconducibile in gran parte all’andamento della componente energetica, mentre resta modesta la dinamica dell’inflazione di fondo.
Le borse europee viaggiano al momento in territorio negativo: il FTSE MIB segna -0,75% il Dax -0,07% l’Euro stoxx 50 -0,30%
Lato obbligazionario lo spread vs bund tedesco scende a 195, mentre il rendimento del decennale italiano si attesta all’2,27%.
Lato valutario l’euro si porta contro dollaro a 1,0861.