La vittoria di Emmanuel Macron al primo turno delle presidenziali francesi spinge in rialzo le borse con Tokyo, che riesce ad accantonare perfino le nuove tensioni introno alla Corea del Nord. Al netto del voto dei francesi all’estero, Macron ha ottenuto il 23,75% dei voti, contro il 21,53% di Le Pen. La situazione è tale per cui le probabilità che al ballottaggio Marine Le Pen riesca a ribaltare il risultato sono ridotte al lumicino. Pertanto gli europeisti possono sentirsi più sollevati: l’asse franco-tedesco, su cui si basa tutta la costruzione europea, rimarrà saldo, l’euro non verrò messo in discussione da uno dei Paesi cardine della moneta unica.
La prospettiva dell’affermazione del candidato europeista spinge nelle prime battute gli indici azionari europei: Parigi sale del 3,98% vantando la miglior performance del vecchio continente; Eurostoxx50 sale del 3,39%, Dax dell’2,5%; Piazza Affari del 3,44%
La borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dell’1,4% a 18.875 punti
L’euro ha toccato quota 1,0940 dollari e ora scambia a 1,085. La valuta unica brilla anche nei confronti dello yen, che tende a sottoperformare nelle fasi di propensione al rischio: l’euro si apprezza a 119,53 da 116,82 della chiusura di venerdì scorso
Lo spread tra i titoli di Stato francesi e quelli tedeschi è sceso da 66 a 48 punti base, mentre lo spread Btp/Bund si restringe a quota 182 punti con il rendimento del decennale italiano in calo al 2,16%. Non pesa sul Btp il downgrade di Fitch che venerdì sera ha tagliato il proprio giudizio sull’Italia a BBB da BBB+.
Altro segnale in questa direzione la flessione dell’oro che nelle ultime settimane si era apprezzato sulle incertezze e le tensioni geopolitiche. Il metallo giallo scivola a 1271 all’oncia perdendo 1.3%.